La notte della 40

Eccomi qui, fresco di serata, a parlare della 
birra 40.
Tra la lista c'è un locale a pochi chilometri di distanza da me, Infermento a Polignano a Mare (BA), per cui ho pensato di esserci. Altrimenti sarebbe stato un po' complicato sfruttare l'invito.
La lista dei locali che l'hanno distribuita contemporaneamente era molto variegata:

OPEN BALADIN Viale Degli Specchi,6 Roma
SCOTT JOPLIN Via Val Di Ledro,11 Milano
LA BELLE ALIANCE Via Torricelli,1 Milano
INES PUB Via Cadorna, 6 Nibionno (LC)
LOCANDA DEL MONACO FELICE Piazza Papa Giovanni XXIII,12 Suisio (BG)
OSTERIA DELLA BIRRA Piazza Mascheroni,1 Bergamo
TAVERNA DI PAOLA Via Milano, 8/a Brescia
INFERMENTO piazza San Benedetto, Polignano a Mare (BA)
O'CONNOR V. S. Schiaffino 34 Genova
OLDE ENGLAND via Regina 85, Cernobbio (Co)
HOP viale Regina Margherita 16, Milano


Voglio premettere che non sono un rater, non mi sento un esperto di birre a livello tale da dare giudizi determinanti per le sorti di una birra o di un birrificio, per cui mi sento estraneo alla questione.
Non mi sento un rater nè un birrofighetto che dir si voglia, per cui preferisco bere una birra buona senza l'obbligo gourmande di dovermi per forza esaltare di fronte ad un prodotto nuovo o particolare, e senza dover ricercare eccessi o astruse combinazioni che mi rendano appetibile una birra.
D'altro canto, sento anche di volermi allontanare da una acredine verso questi birrofighetti succitati o soliti 40, perchè forse plasmare un nemico di questo tipo, a cui attribuire i problemi di una insana ed anomala antipatia verso la buona birra artigianale, non è la migliore mossa che si possa fare per invertire questo fenomeno di pettegolezzo ipercritico. Forse ignorare qualcuno o qualcosa che infastidisce resta sempre un ottimo comportamento, a mio parere.
Sui motivi dell'iniziativa, quindi, mi limito a dire questo, perchè la birra deve essere unica protagonista. Nonostante si avverta una sorta di astio verso le ormai sgargianti vetrine dei concorsi nazionali, o si voglia fare ammonimento per un marketing virale spinto, a me tutto sembra frutto di parole dettate da altri sentimenti che rischiano di staccarsi dalla passione per la buona birra. Ed anche la storia del fighettismo andrebbe ridefinita perchè ormai è come dire tutto e niente. Va di moda dire di non essere tale e quindi di non essere alla moda per poi esserlo, invece, fino al collo. Mi metto anch'io sotto esame!
Mie personali considerazioni, nulla di più. Da prendere con le pinze, confesso i miei limiti.


Parlando finalmente della birra, è stata un mistero fino all'ultimo. Ci viene servita forse ad una temperatura troppo fresca per una bitter, per cui le prime boccate risultano difficili da interpretare. Lasciandola un po' nel bicchiere si comincia a capire qualcosa in più. L'obiettivo era fare qualcosa di semplice, e di questo ho apprezzato la volontà di non eccedere nelle materie prime e di cercare di fare qualcosa in stile.
Poi potrei anche dire che mi aspettavo un aroma più forte ed un amaro più lungo, e che la schiuma era un po' abbondante e con una bella carbonazione moderata, ma alla fine ho concluso fosse tranquilla e semplice, senza infamia e senza lode, e l'ho mandata giù senza pensarci ancora e godendomi la compagnia.


Devo dire che ho apprezzato molto anche il luogo, Infermento, che avevo nominato qualche tempo fa ma non avevo mai avuto modo di frequentare, e che offre una carta con 43 birre artigianali, tutte rigorosamente meridionali (B94, Birranova, Gruit, Il Chiostro, Jazz Beer, Karma, Opus Grain, Birrificio Svevo, Br'Hant ed anche Almond'22). Questo trovo sia molto importante per la promozione delle birre del Sud nello stesso Sud. Oltre che mirare a riconoscimenti nazionali, in effetti, sarebbe anche il caso di sforzarsi di promuovere le produzioni locali nei luoghi dove nascono, contribuendo a contenere i costi della distribuzione ed a creare un certo bacino d'utenza che cresca a braccetto con una adeguata cultura birraia.
Sicuramente tornerò qui per questo motivo, quindi. Stavolta ho rigustato qualche birra di B94, la prossima volta assaggerò qualcos'altro.


Ah...no: non ho detto quale birrificio ha prodotto la 40.
Sono tentato dal non dirlo, ma dato che siamo alla fine della fiera e si stanno spegnendo le luci, lo dico sottovoce. Anche perchè non serve a nulla ometterlo adesso.
Birrificio Svevo
Ho fatto quattro chiacchiere con il birraio, presente anche se un po' in incognito come la birra. Ho ascoltato anche i motivi della 40, rispettando la sua opinione e cercando di capire il suo intento.


Un evento birraio e mediatico un po' insolito, quindi, ma sono del parere che comunque possa aver contribuito a creare altra attenzione intorno alla birra artigianale, alla sua identità ed alle sue contraddizioni, anche. Ognuno poi tragga la propria legittima opinione. 

Cheers!

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