Parlo della cotta dello scorso sabato 26 novembre, in cui abbiamo brassato una American Pale Ale.
Anche se quasi imprevista causa impegni, ci siamo organizzati a partire dalla mattina.
Inizialmente con il Ivan ed anche con Gianluca (con cui si programmava da tempo qualcosa insieme) per una ricetta concordata a sei mani, ci siamo lanciati nella rifinitura della ricetta, il cui risultato è stato questo mix di malti:
3,160 kg Pale Ale
1,250 kg Pilsner
0,750 kg Carared
0,300 kg Weizen
0,150 kg Carapils
0,100 kg Smoked
Lo Smoked è stato giusto una prova, una sperimentazione che non ha grossa attinenza con questa ricetta e questo stile. Però, si prova.
La successione degli step (dello step) di temperatura è stata alquanto semplice (stavolta):
72°C mash in
66°C 90 min
78°C mash out
Ad estrazione completata ci raggiunge anche Francesco, che da lettore del blog è diventato compagno di merende, ed ora è stato iniziato all'homebrewing più nostrano.
Si recuperano dai 2 ai 4 litri tranquillamente, ed in bollitura si arriva più larghi e tranquilli.
Tutto ciò è stato anche arricchito dalla malsana idea improvvisata di utilizzare una spezia come ingrediente segreto.
Non sapevo se sono fischiate le orecchie più a Sam Calagione o più a Juri Ferri, a dire la verità.
Nella location campestre in cui eravamo immersi il discorso è andato a finire sugli alberi presenti e su un albero di pepe rosa in bella vista, da cui ho raccolto qualche mese fa delle bellissime bacche rosate.
Per cui abbiamo fatto un po' spazio al pepe rosa, togliendo l'onnipresente Cascade e lasciando solamente l'Amarillo come luppolo da aroma, legittimandolo negli ultimi minuti. In tutto ciò abbiamo inserito subito ed audacemente il pepe rosa sperando non si volatilizzi del tutto.
Nel pieno della bollitura, invece, siamo andati di luppoli europeri, ed ecco lo schema di bollitura:
38g 60min Saaz
15g 60min Pepe rosa
50g 30min Hallertauer Hersbrucker
15g 30min Pepe rosa
35g 5min Amarillo
Abbiamo anche sperimentato un whirlpool in controflusso, cioè girando nel verso contrario al verso di scorrimento dell'acqua di raffreddamento all'interno della serpentina.
Questo pare sia un dettaglio non da poco, perchè oltre a far depositare i residui al centro del vortice aumenta lo scambio termico, quindi aumenta la velocità di raffreddamento e diminuisce il tempo dell'operazione. In effetti abbiamo accorciato da 30 a circa 20-25 minuti il raffreddamento, e quando a fine cotta sei davvero stanco anche dieci minuti contano!
Una volta trasferito in fermentatore, il mosto cotto ha finalmente conosciuto il suo destino, dal nome S 05.
Ora fermenta nella stanza accanto alla mia. Nel primo giorno era sui 19°C, ora sui 17°C e ci resterà 7-10 giorni fino al primo travaso.
Speriamo di non perdere troppo, dato che ce ne ritroviamo già da ora 19,5 litri. Non me ne sono accorto per niente e non me lo aspettavo stavolta, ma forse la bollitura ci ha fatto perdere qualche litro in più. Forse per questo la OG 1062 è altina rispetto a quanto previsto. Ce la faremo ad arrivare a FG 1014?
Venerdì 9 dicembre probabile imbottigliamento, con contemporanea nuova cotta sperando di essere nuovamente 3-4 persone ed accelerare il tutto.
Al di là di tutto, sono molto contento stavolta ci sono stati anche volti nuovi, scomodatisi da tutti gli angoli del barese, promettenti e disponibili per altre esperienze e per avviare un qualche tipo di fermento di homebrewing locale.
Ognuno ha avuto la sua parte, per cui è giusto che insieme ognuno si beva anche la sua parte...tra un paio di mesi!
Cheers!
Bhe, che dire. Piacere mio!
RispondiEliminain primis perchè ho passato un piacevole pomeriggio all'insegna della mia passione,
in seguito, perchè hai amichevolmente ricambiato la cortesia venendomi a dare una mano il giorno seguente a brassare la mia di APA.
Sicuramente un'esperienza da ripetere!
Assolutamente da replicare, Cenzo.
RispondiEliminaA presto per nuove cotte e tanto altro.
Davvero complimenti...sono belle le giornate passate a brassare insieme agli amici ;)
RispondiElimina