A caccia con la calibro 75(cc): Olmaia, Bibere, B94


Finalmente un po' di serio beer hunting.
Quello sul territorio, oltre il beer rating, a caccia di novità locali o quanto meno da scovare tra le mimetizzazioni del sottobosco markettaro.

La promozione di Infermento è manna dal cielo per questo scopo e contro i prezzi alti della birra italiana: -25% sulle 0,75 combinato con un 3x2...favoloso per chi come noi non si ferma alla prima birra.
Fatto un certo programma sulle birre da prendere, cominciamo con ordine.

L'Olmaia La 5, 5,5%. Stranamente presente nel frigo di Infermento, approfittiamo di questo birrificio toscano, ormai lanciato su territorio nazionale, per provare a capirne qualcosa.
Questa La 5 non suggerisce uno stile in etichetta, cosa che da birrofilo non apprezzo e non sono il solo. E' una ale, ma un po' ibrida tra la scuola delle belgian ale e delle pale ale inglesi.
Naso molto fruttato, sicuramente opera del lievito. Corpo molto scarso e carbonazione bassa pur con finissime bolle. Amaro luppolato che emerge troppo presto forse, e che quindi tappa la bocca a questa birra che avrebbe potuto dire qualcosa in più.
Non è il massimo della beverinità, ma non perde dignità.


Si passa ad una dunkel weizen. E' la tanto attesa Specchia White Night di B94,
Favoloso il suo colore arancio vivo, molto intenso il suo aroma e compatta la sua schiuma con una carbonazione bella vivace.
Ottimo il compromesso tra bananoso e acidulo con il caramellato dolciastro. Un bel matrimonio per una birra semplice ma sorprendente con 6% bevibili molto facilmente.

Passiamo ad un altro pugliese. Il birrificio Bibere con la sua Rubèa. Questa birra, prodotta presso Birranova, sembra decisamente diversa da quella che ho avuto modo di gustare negli scorsi mesi estivi.
In bottiglia si rivela più matura e sobria rispetto a quegli assaggi, meno scaltra ed innovativa rispetto a come l'avevo inquadrata.
Si presente comunque molto bene, con un certo mix di luppoli e malti che sembra quasi una firma della mano di Donato Di Palma, ricreando quelle sensazioni che si collocano tra fragranze caramellati e floreali.
Molto beverina ed appassionante, sullo stile American IPA per i caramelli piacevolmente avvolgenti ed il naso ben spinto su gentili ed inebrianti aromi.


E poi altre birre, ma meglio parlarne un'altra volta.
Consiglio a tutti, comunque, di approfittare entro la settimana di questa grande offerta.
Belle birre ce ne sono!

Cheers


Commenti

  1. La "5" non viene inquadrata in alcuno stile neanche sul sito del birrificio. Io comunque, a differenza tua (è una delle rare volte in cui i nostri giudizi non coincidono), le note fruttate non le ho proprio percepite... mentre sull'amaro del luppolo che fa il suo esordio troppo rapidamente non sembrano esserci molti dubbi. La scheda della birra, ricavata direttamente dal sito de L'Olmaia e che riporto integralmente, sembra per giunta darmi ragione nella descrizione olfattiva: Giallo intenso, bei riflessi dorati. Schiuma compatta, fine e persistente. Al naso spiccano le note erbacee del luppolo e sensazioni floreali, oltre a una dolcezza quasi di miele. In bocca, dopo l'attacco dolce, l'amaro del luppolo arriva a grandi passi dominando il finale.
    Birra equilibrata, elegante, molto beverina".

    Senza rancore :)))
    Michele

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    Risposte
    1. Certo Michele, dici bene sottolineando il floreale. Io sentivo più dominante il fruttato, ma a memoria li riconoscerei di nuovo entrambi. ;)
      In effetti la definizione dell'Olmaia stessa, stile a parte, è sincera.

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