Raggruppo foto ed informazioni sulle ultime cotte e le scrivo di seguito, anche stavolta.
In questi tre post consecutivi parlerò di due cotte e dell'imbottigliamento di una terza birra.
Partirò proprio da questa. Si tratta della amber ale brassata lo scorso mese.
Qualche problema ce l'ha creato. Il lievito S33 ci ha dato un'efficienza appena del 70%. Probabilmente la colpa non è proprio del lievito, ma forse di qualche oscillazione della temperatura di ammostamento. Avevamo previsto lo step unico a 66°C, e credevamo di averla rispettata seppur qualche variazione di 1°C in più o in meno. Quando la temperatura è salita, ha favorito gli enzimi che estraggono zuccheri non fermentabili piuttosto che fermentabili. Per cui, dato che la misura della densità OG non permette questo tipo di valutazione, ce ne siamo resi conto solo a valle, cioè misurando la FG.
Abbiamo anche aggiunto un'altra bustina dello stesso lievito per sperare che la fermentazione si fosse solo fermata per ragioni di temperatura ambiente fredda, ma non ha avuto esito positivo.
Poco male, forse è stato un bene.
Dopo un paio di travasi, la birra è venuta fuori parecchio limpida e forse più bilanciata nel gusto, terminando la fermentazione primaria con una FG di 1029 circa e conferendo circa 4,9% di alcool.
Imbottigliamento con priming a circa 5 g/l...in realtà la birra si può già bere, essendo stata più di 20 giorni in fermentatore.
Sembra davvero interessante, con una punta iniziale dolciastra che la fa amare subito. Segue poi una bella luppolatura leggera ma ripulente. I luppoli americani si presentano come piacciono a me, cioè non aggressivi ma utilizzati secondo sobrie proporzioni.
Replicheremo la cotta di una amber ale, perchè rappresenta davvero una bella birra, compromesso tra gli amanti delle luppolature all'americana e tra la voglia di note caramellate dolci.
Intanto, per non starmene con le mani in mano, l'etichetta ed il nome sono belli e pronti.
Il nome Ambratic è un tributo al malto Aromatic, utilizzato per la prima volta tra le nostre cotte, che a mio parere è stato decisivo nel profilo gustativo.
Debutta anche qualche ritocco grafico...ma queste sono piccolezze, velleità forse! :)
Cheers!
In questi tre post consecutivi parlerò di due cotte e dell'imbottigliamento di una terza birra.
Partirò proprio da questa. Si tratta della amber ale brassata lo scorso mese.
Qualche problema ce l'ha creato. Il lievito S33 ci ha dato un'efficienza appena del 70%. Probabilmente la colpa non è proprio del lievito, ma forse di qualche oscillazione della temperatura di ammostamento. Avevamo previsto lo step unico a 66°C, e credevamo di averla rispettata seppur qualche variazione di 1°C in più o in meno. Quando la temperatura è salita, ha favorito gli enzimi che estraggono zuccheri non fermentabili piuttosto che fermentabili. Per cui, dato che la misura della densità OG non permette questo tipo di valutazione, ce ne siamo resi conto solo a valle, cioè misurando la FG.
Abbiamo anche aggiunto un'altra bustina dello stesso lievito per sperare che la fermentazione si fosse solo fermata per ragioni di temperatura ambiente fredda, ma non ha avuto esito positivo.
Poco male, forse è stato un bene.
Dopo un paio di travasi, la birra è venuta fuori parecchio limpida e forse più bilanciata nel gusto, terminando la fermentazione primaria con una FG di 1029 circa e conferendo circa 4,9% di alcool.
Imbottigliamento con priming a circa 5 g/l...in realtà la birra si può già bere, essendo stata più di 20 giorni in fermentatore.
Sembra davvero interessante, con una punta iniziale dolciastra che la fa amare subito. Segue poi una bella luppolatura leggera ma ripulente. I luppoli americani si presentano come piacciono a me, cioè non aggressivi ma utilizzati secondo sobrie proporzioni.
Replicheremo la cotta di una amber ale, perchè rappresenta davvero una bella birra, compromesso tra gli amanti delle luppolature all'americana e tra la voglia di note caramellate dolci.
Intanto, per non starmene con le mani in mano, l'etichetta ed il nome sono belli e pronti.
Il nome Ambratic è un tributo al malto Aromatic, utilizzato per la prima volta tra le nostre cotte, che a mio parere è stato decisivo nel profilo gustativo.
Debutta anche qualche ritocco grafico...ma queste sono piccolezze, velleità forse! :)
Cheers!
Bella l'etichetta! :)
RispondiEliminaOh, grazie!
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